Oggi non ci sono parole
L’orizzonte si è raddoppiato
triplicato enne-ato
La comprensione è un punto
sotto l’ombelico
La sua eco è là
punto il dito –
Non conosco il nome
di quella galassia
ma la voce a lampo ritorna
Il tu si è perso
tra le pieghe della mia pancia
Non mi alzo
Ti custodisco per un po’
prima di restituirti al mondo
al tuo avanzare sul bordo.
Simona Polvani, 2007