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andare

fermamente

avanti

l’ossimoro

della vita tutta

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avancer

fermement

de toute vie

l’oxymore

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© Simona Polvani Immagine&Piccola_forma 2023

La vita e la morte si tiene tutta assieme

Sul tronco del melograno

Il ramo folgorato dal sole – accartocciate già le foglie nella chioma di verdi screziati e metamorfosi 

di fiori arancio in pomi

L’uno ciò che sarà l’altro

L’autunno in piena estate

L’occhio che li ammira muove dalla gioia alla pena dalla pena alla gioia se solo sull’uno o sull’altro si sofferma

Quando in un unico sguardo entrambi li contempla e l’albero vede intero

– paradosso dell’animo – si rasserena

Nella morte prossima il frutto

© Simona Polvani Immagine&Piccola_forma 2020-2023

Rest In Peace

ai piedi dell’albero

tra la schiuma d’erba


Rest In Peace

senza morte apparente

solo sonno nudo di memoria

e vento a disperdere le scorie 

che intasano le linee delle vene


Rest In Peace

senza contare il tempo

né in secondi né in giorni

sino a quando nuova rinascere 

alla verticale  riprendere le trame dei passi

anche nella notte la lingua piena di sole

 

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Copyright © 2023 Simona Polvani, Autoritratto con poesia_workinprogress (photo) + Rest In Peace (poesia)

je me mets en pot MI INVASO

c’est encore pousser LA GERMINAZIONE CONTINUA

racines MOVIMENTO

déplaçables DI RADICI

de plein gré A PIACIMENTO

Copyright © 2023 Simona Polvani, #EUP01_09_avril_2023 (photo + poème)

La vita semplice

– ti dici

un precipitato di foglie a terra

e tu che le guardi accese

– eppur con le parole neghi

Copyright © 2022 Simona Polvani,  foto + piccola_forma

A l’heure de la poésie jardiner All’ora della poesia fare giardinaggio

planter transplanter s’agenouiller composer se plier respirer enterrer arroser contempler

piantare trapiantare inginocchiarsi comporre piegarsi respirare sotterrare annaffiare contemplare

Copyright © 2022 Simona Polvani, A l’heure la poésie, jardiner (photo + poème)

Le 27 juillet 2021, j’ai eu l’honneur et le grand plaisir d’être invitée par Franck Ancel, dans son MAT@CeS #09 intitulé pour l’occasion “performance où poème f-estival”.

Connectée via mon iPhone /Zoom depuis la campagne de la contrade du Ronco, à Agliana, ma petite ville d’origine dans la plane de Pistoia (Toscane), et sollicitée par Franck j’ai pu parler de certains aspects de ma recherche en art et en performance et de ma création artistique, notamment poétique-et-visuelle, aspects qui me tiennent à coeur. L’environnement était partie prenante de cette rencontre: une nature d’une part cultivée, d’autre part in-domestiqué qui se tenaient côte à côte, une villa au lointain et tout près un vieux hangar des machines agricoles abandonné et en ruine.

Une lecture de quelques vers de poésie en ébauche en français et d’un poème-fragment en italien brodée dans la robe-toile et poème-visuel “Così è”, dans des pages au vent, en clôture.

Et beaucoup de moustiques, invisibles dans la rencontre, qui ont peint de points rouge – au moins une centaine – mes jambes…en témoignage que la nature où on cherche de faire entretien-performance n’est pas toujours bienveillante…et elle nous plaît ainsi.

Merci à Franck Ancel, à Marie Molins, qui l’a assistée et à celles et ceux qui ont participé à cette rencontre.

Personnes/duo citées dans l’entretien: Barbara Formis, Mélanie Perrier, Laboratiore du Geste, Equipe EsPAS (Estétique de la performance et des arts de la scène)/ Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, Pascale Weber, Jean Delsaux, Hantu (Weber + Delsaux), Damiano Meacci, Guido Mencari, Ludivine Allegue, Sylvie Roques-Aublanc, Isabelle Starkier, Louise Boisclair, Luciano Minerva.

Voici l’enregistrement sur YouTube, pour les personnes qui voudront le voir. Tout commentaire et impression seront les bienvenus.

RETOUR PAR IMAGES

Hangar pour machines agricoles, ruines, Ronco, Agliana. Photo: Copyright © 2021 Simona Polvani.
Simona Polvani, pendant l’entretien, Ronco, Agliana. Photo: Copyright © 2021 Giulia Gonfiantini.

Mes pages des poèmes, emportées par le vent, Ronco, Agliana. Photo: Copyright © 2021 Simona Polvani.

Couché de soleil sur la poésie, Ronco, Agliana. Photo: Copyright © 2021 Simona Polvani.

Deflagrano risate

risate

deflagrano fuori

dalla finestra

Sonore sillabe gutturali rotonde rotanti

Dalla finestra fuori

irrompono seminando filamenti scie brusii

borboglii

Scardinato ormai è il regno del Silenzio Inamovibile

Talvolta nella distanza – cento metri a volo d’uccello –

accade

una parola non si infrange nell’aria

penetra allora intera di senso nel tuo orecchio – bon, enfin, putain, champagne, virus, covid

vie vie vie

Loro festeggiano – sagome s­hekerate dentro rettangoli luminosi nella notte pesta – La cacofonia della felicità riesumata

Tu ancora

segregata nell’appartamento rimani sempre

più lontana dalla (ad)domestica(ta) vita di un tempo – antropocene ridisegnato con un compasso senza centro

e incomprensibile è la gioia

strozzata dalla paura

Niente è più rassicurante nel presente

ciò che prima era sembra perduto per sempre

l’incoscienza – e il tatto l’olfatto il gusto persino la vista

Il corpo – tradito dal respiro ­–

è divenuto diffidente e         fa barriera

I piedi recalcitranti ti negano la soglia – oltre

NO EXIT

(Neppure l’estate esplosa tutta il 19 maggio)


©Simona Polvani 2020

Salvatore, tu vois—vedi – 

(mentre guarda una fotografia che la macchina del tempo di Fb restituisce dal passato)
ci sono stati una volta compleanni condivisi 
dentro “i parlari nostri” sconfinati
candeline soffiate a meno di un metro 
e risate dimesse e fragorose

Il tempo del virus ci ha fatto regali perniciosi 

Il distanziamento sociale – espressione asociale – 

e l’impaurito sconfinamento – in cui i cavalli ombrosi dei piedi recalcitrano verso ogni dove scalciando 
impazziti nell’aria vuota – 


separano i corpi degli amici 


e oltre – scindono mente e corpo 

la prima resta 
desiderante 
della vita tutta che si crea insieme –
ai fratelli alle madri ai padri
agli amanti alle sorelle
agli amici
al genere umano ancora e forse per sempre sconosciuto –
della vita che si crea
corpo a corpo

tutta intera

©Simona Polvani, 26 mai 2020

Vedi le nuvole in volo
– gli occhi appannati
Pensi – strane evocazioni vaporose –
Alle strie – chiamarsi anche connessioni –
D’amicizie vivaci
Le distanze incommensurabili
Non tengono quando un’apparizione
Invita i volti prediletti
Quel cirro che piacerebbe
A L
inda
L’occhio di vapore nel cielo
Come in quell’inchiostro a china di Gao
La curiosità all’orizzonte
C
ristina in ebollizione
Il nodo di brace infuocata laggiù
Nel fondo – catalizzatore di dubbi e cuore
Cyril inarrivabile
E la nebbia liscia e opaca
Tu, malinconica,
Da attraversare
in cerca degli aranci e dei rosa
Prima che la notte piombi a picco
Senza tregua

(5 giugno 2018)