IO TWEET_INTERVISTO

di SIMONA POLVANI – venerdì 21 settembre 2012, ore 23.53

Pagina Twitter di Simona Polvani / IO TWEET_INTERVISTO

Dalla fine del 2010 porto avanti un progetto di interviste sulla piattaforma Twitter, dal nome Tweet_interviste, dopo aver oscillato (e in parte lo fa tuttora) tra Twitter_interviste e Twitterviste.

Incuriosita dalle caratteristiche di questo social network, in particolare dal formato ridotto imposto per i messaggi, che non possono superare i 140 caratteri, e attratta dalle dinamiche che tale limitazione è sensibile di innescare nella composizione del messaggio, il Tweet (veloce come un cinguettio), sia dal punto di vista dello stile che del contenuto, con un implicito ricorso all’ipertesto, ho deciso di usare questa piattaforma in un modo eterodosso.

Non per scambiare messaggi con la rete di amici o contatti vari, né per diffondere semplicemente notizie, ma per sperimentare una nuova forma di intervista, un’intervista live su e via Twitter, diretta iniziamente ad artisti, pensatori, operatori nell’ambito delle performing arts, delle net arts, al crocevia con le tecnologie digitali e i new media, di area italiana e francofona.
Ogni intervista si è svolta quindi in doppia lingua, italiano e francese, con la traduzione e pubblicazione, nella maggior parte dei casi immediata,  dei tweet nella lingua originale e nella lingua tradotta.

Se, come sostiene Marshall McLuhan, “il medium è il messaggio”, dato per assunto che Twitter è un medium, di quale tipo di messaggio si tratta? E un’intervista che si svolga dentro e attraverso questo medium, che tipo di caratteristiche ha? Incide Twitter sul formato e sul contenuto dell’intervista? E in quale modo?

Sono alcune delle domande che mi sono posta e alle quali le Tweet_interviste stanno rispondendo.

Nelle pagine seguenti trovate le mie Tweet_interviste.

La prima, il primo esperimento, è avvenuto dal 1 al 15 marzo 2011.  L’intervistato era il filosofo, net artista, esperto di new media e nuove tecnologie francese Emmanuel Guez. Un’intervista che si è svolta nell’arco di due settimane, con dieci domande, una al giorno, e relative risposte dal lunedì al venerdì.

Per la Tweet_intervista usavo il mio account Twitter, twittando ogni mattina una domanda per Guez, che rispondeva dal proprio account nell’arco della giornata. Per identificare domande e risposte, ed evitare che si perdesse la consequenzialità, ho elaborato un piccolo protocollo identificativo per la Tweet_intervista, le domande, le risposte e il loro ordine.

Come potreste notare dalla loro lettura,  non ho obbligato l’intervistato a rispondere in un solo tweet, anche se ho posto dei limiti al massimo dei tweet che potevano essere usati (non più di dieci), mai in effetti raggiunto.

Le domande invece dovevano essere strettamente contenute in un solo tweet.
Avevo coma partner la webzine Krapp’s Last Post.

La seconda e la terza, rispettivamente al duo di artisti ricci/forte (il 3 settembre 2011)e al regista Fabrizio Arcuri (il 17 settembre 2011) sono state invece realizzate in collaborazione con la webzine Il tamburo di Kattrin e abbiamo sperimentato una diversa forma. Si è trattato infatti di un appuntamento pomeridiano sulla piattaforma Twitter per cinque domande e risposte, che sono avvenute nella contestualità temporale.

Dopo una pausa di alcuni mesi, ho deciso di riprendere le Tweet_interviste, aprendo questo blog per poterle gestire, darne quindi l’annuncio, con una presentazione dell’intervistato e le istruzioni per seguire l’intervista su Twitter, e poterne conservare successivamente memoria, rendendole fruibili una volta terminate su Twitter, nel formato trascritto, il più possibile mimetico, anche sulle pagine del blog.

La prima intervista gestita attraverso il blog è stata all’editore e critico teatrale Oliviero Ponte di Pino e si è svolta in un modo simile alla prima a Guez ma con un tempo contratto in cinque giorni, con due domande al giorno. Il periodo è stato dal 20 al 24 febbraio 2012.

Ne sono seguite altre tre, con cadenza ogni mese e mezzo circa, alla net artista Annie Abrahams, alla direttrice del Santarcangelo Festival Silvia Bottiroli, e al regista teatrale e documentarista Christophe Cotteret, agli artisti Fanny & Alexander.

Ogni intervista ha una pagina dedicata sotto la pagina Tweet_interviste.
Per quanto un’analisi effettiva dell’esperimento Tweet_intervista sarà affidata a un momento successivo, possiamo già affermare da adesso che il medium abbia effetti su formato e conteuto dell’intervista, sia dal punto di vista della domanda che della risposta.

Se ho in parte elaborato un mio modo di formulare le domande, una sorta di slang, fatto di parole chiave, e/o link foto, ogni intervistato ha dimostrato il suo personale approccio alla sintesi del tweet e alla sua icasticità- iconicità, affidandosi a differenti registri di linguaggio, facendo abbondante uso o meno di link di testo, fotografie, video oppure affidandosi unicamente alla parola.

Gli esiti sono sempre interessanti e ben lungi dalla superficialità alla quale l’aleatorietà del medium e la sua apparente sinteticità potrebbero indurre a pensare.

Sono stata la prima a sperimentare interviste su Twitter, altri stanno seguendo il mio esempio, a testimonianza che l’idea  che ho avuto era meno peregrina di quanto all’inizio alcuni hanno forse ritenuto.
Il mio progetto continua, poiché mi appassiona e mi diverte, perché ogni volta apprendo cose nuove, e “sondo” – come mi hanno insegnato McLuhan e alcuni amici francesi come Franck Bauchard -, perché incontro l’intervistato e assieme a lui, in contemporanea, una comunità intera, molte comunità, che si esprimono, sommuovono e (si) rivoluzionano su e attraverso Twitter.

Tweet_intervistare, e in doppia lingua, in definitiva è uno spasso!

Ci seguite? Su Twitter, al mio account, simonapolvani,  e sulle pagine di questo blog.

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