È poesia che si disfa
La mia
Tra dita
Quale prodigio
Il balenare
Di braccia e braccia
Nell’acqua
Che s’incrina
E l’allontanarsi
Nel moto infinito
Che non fa ritorno
Sulla piega delle labbra
Gorgoglii a frotte
E l’impeto dell’addio
Quello – ciclico
Resta – rotto
Nell’intercapedine
Del tempo
tra me
e l’aria
(Per Cyril, 30 gennaio 2017)