Being Human | Tweet_intervista a Annie Abrahams

di SIMONA POLVANI – domenica 15 aprile, ore 23.34

Annie Abrahams

“Biologa e artista”. In un giro di tavola di presentazione sono queste le parole con le quali Annie Abrahams si definisce.
Sono sempre incuriosita dal momento in cui ognuno dei residenti deve introdursi agli altri in quel rito minimo che, a ogni nuovo arrivo, si svolge attorno alla tavola ellittica della cena, nel refettorio in penombra de “La Chartreuse”, Centre national des écritures du spectacle. Come se le parole che utilizzi per descriverti, in qualche modo, ti partorissero anche agli occhi degli altri, quando non ai tuoi. Sono epifanie che spesso sorprendono le domande stesse.
Quei riccioli bianchi, l’aria riservata e gentile: “biologa e artista, net artista”.
È il 2009, io sono arrivata da alcuni giorni a Villeneuve- lez- Avignon per la mia prima residenza di traduzione, Annie Abrahams sta partecipando al progetto “La Chartreuse hors les murs” attraverso un ciclo di letture performative in biblioteche e licei della provincia di Avignone.

Ci ritroviamo di nuovo al CNES “La Chartreuse” a inizio 2010. Tra vari autori residenti decidiamo di condividere un momento di lavoro, mostrare i punti in luce e i punti ancora ciechi dei nostri progetti. Annie si interroga sulla composizione drammaturgica del protocollo di scrittura della sua web performance “Huis Clos / No Exit – On Collaboration” per sei performer. Ci legge dei testi e illustra alcuni disegni che riproducono degli schermi di computer, l’immagine finale alla quale i performer dovranno dare vita. Huis Clos è espressione famosa nel mondo del teatro perché è il titolo di una claustrofobica pièce di Sartre. La Abrahams trasla il concetto nel mondo virtuale e con il dispositivo della performance a distanza, attraverso webcam e un sistema di split screen, si propone di indagare il tema dell’intimità, della collaborazione e delle dinamiche all’interno di un gruppo sparso. I performer sono chiamati alla fine a costruire assieme un unico volto umano, prossimità di confini di schermi in cui parti di pelli e organi si sfiorano e combaciano riducendo al minimo le evidenti disomogeneità ed estraneità.

“Huis clos/ No Exit”

Assisto a un variazione di questa web performance, “Huis Clos / No Exit – Entraînement pour un Monde Meilleur”, nel giugno 2011 al Festival OPEN, al Teatro Paris-Villette a Parigi e rimango colpita dalla reale intimità che si instaura nel gruppo delle performer – donne tra loro sconosciute – nella fragilità e semplicità del loro mostrarsi, “essere e fare” qualcosa assieme, dovendo darsi ai nostri sguardi, in live ma mediate dal video, affidandosi alla tecnologia, involucro niente affatto sicuro o rassicurante.

“Huis Clos / No Exit – Entraînement pour un Monde Meilleur”, Festival OPEN 2011, Teatro Paris-Villette, Parigi

Quando Annie mi chiede se voglio partecipare al suo nuovo progetto “Angry Women Take 2”, web performance in video per un’installazione nella sua mostra personale “Training for a Better World” (28 ottobre 2011 – 1 gennaio 2012), al Centre Régional d’Art Contemporain Languedoc-Roussillon, a Sète (Francia), accetto, paura mista a entusiasmo. Dodici donne che parlano di collera, ognuna nel segreto della propria casa, ma collegate in videochat. Posso essere la mia collera. E voglio comprendere meglio cosa avviene, quanto opererà lo svelamento (dirò e sarò cose che non mi aspetterei?), quanto il narcisismo, se e come il mettersi in scena supererà l’essere reale, come la presenza dell’altro opererà in termini di sentimento di esclusione o di collaborazione. Un’esperienza che ho ripetuto, con un protocollo diverso, in “Angry Women Take 3”, live performance presentata al Festival Verbindingen/Jonctions 13 lo scorso dicembre e vivrò di nuovo in “Angry Women Take 5” che sarà presentata il 21 aprile prossimo alle ore 19.30 a Les Bouillants, a Vern-sur-Sieche in Bretagna.

Angry Women Take 1 & 2, “Training for a Better World”, Centre Régional d’Art Contemporain Languedoc-Roussillon, Sète (Francia)

Nei giorni scorsi, il 12 aprile, la Abrahams ha dato vita anche alla versione maschile con “Angry Men Take 1” presentata nell’ambito di Labomédia a Orléans.

Originaria dei Paesi Bassi, dopo essere diventata ricercatrice in biologia all’Università di Utrecht alla fine degli anni ’70, nel 1986 la Abrahams si diploma all’Accademia di Belle Arti d’Arnhem e un anno dopo si trasferisce stabilmente in Francia e elegge internet e il web a strumenti e spazi per la propria creazione artistica.
Durante i suoi studi di biologia si era trovata ad osservare una colonia di scimmie in uno zoo. “Studiando i comportamenti di quelle scimmie appresi qualcosa sulla vita in comunità degli esseri umani” -dichiara l’artista – “In un certo senso guardo internet con lo stesso interesse e appetito. Considero che si tratti di un universo che mi permette di osservare certi aspetti del comportamento e delle attitudini umane senza interferirvi”. Attraverso il video, la performance e internet interroga quindi le possibilità e i limiti della comunicazione, di cui esplora nello specifico le modalità proprie della rete; e della performance in rete è internazionalmente riconosciuta come una pioniera.

Al(l)one 1998, by Annie Abrahams

Nel 1992 presenta i suoi primi disegni realizzati con il computer nell’esposizione “Possibilités”, mentre è nel 1996 che utilizza per la prima volta internet per essere presente a distanza allorché realizza uno spazio relazionale per una mostra a Nijmegen. Da allora crea opere concepite per il web. “Being Human” è il nome del sito che gestisce dal 1997 al 2007 in cui esplora la comunicazione interpersonale. “Don’t touch me/ne me touchez pas” (2003) è il suo primo video interattivo basato sui meccanismi della narrazione. Le sue opere sono esposte in gallerie in Francia, compreso il Centre Pompidou, e in molti altri paesi, tra i quali Inghilterra, Spagna, Germania, Belgio, Olanda, Stati Uniti, Giappone, Russia. Le sue numerose performance sono ospitate in importanti festival internazionali. In Italia è stata presente nel 2004 alla Galleria del Premio Suzzara a Mantova, con l’opera “Séparation”, e nel 2007 con il video “Les chênes verts / The green oaks” nella Primo Piano Living Gallery di Lecce.

La Tweet-intervista con i limiti e le risorse del suo formato, della fragilità del flusso in cui si è presi, della temporalità che implica, mette alla prova dinamiche e forme del comunicare. Con la Abrahams proveremo ad entrare nella specificità del suo fare arte nel e attraverso il web e a conoscere la sua visione delle relazioni umane, se e come internet ci modifica.

L’appuntamento con Annie Abrahams è sulla piattaforma Twitter per una Tweet-intervista in 10 domande e risposte in cinque giorni dal 16 al 20 aprile prossimi.
Spero possiate seguirci!

Istruzioni per seguire l’intervista
1. Se non lo avete già, dovete crearvi un account su twitter.com
2. Diventate follower di Simona Polvani (http://twitter.com/simonapolvani) e Annie Abrahams (http://twitter.com/ annieabrahams ).
3.  Siete invitati a connettervi ogni giorno, o comunque nel modo più regolare possibile. Per cinque giorni (dal 16 al 20 aprile), Simona Polvani pubblicherà sulla sua pagina Twitter due domande per Annie Abrahams, che risponderà il giorno stesso dalla sua pagina. L’hashtag è #TwInt. L’intervista sarà in italiano e francese. Simona Polvani tradurrà domande e risposte e le ri-twitterà sulla sua pagina.

Intervista completa

Schermata dalla pagina Twitter di Simona Polvani con Tweets intervista Annie Abrahams

16 avril

#01

Simona Polvani
@annieabrahams Q01-Comment s’est fait le passage de la biologie vers l’art? Ta formation scientifique a laissé des traces sur ton art?#TwInt

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani R01/1 – Je ne suis pas une performeuse, j’utilise la performance pour faire de la recherche. #TwInt

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani R01/2 Je ne suis pas une chercheuse. J’utilise la recherche dans mes pièces de performance. #TwInt

@annieabrahams
@SimonaPolvani #TwInt R01/3 Douleureusement – Joyeusement – Annie e la biologia – Annie e la sua arte http://www.digicult.it/digimag/article.asp?id=1888

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R01/fin http://bram.org/images/plantjesSimon.jpg

#02

Simona Polvani
@annieabrahams Q02- Comment l’outil ordinateur est-il devenu ton outil de création artistique? #TwInt http://pic.twitter.com/Rrx0Z92e

Annie Abrahams

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R02/1 Le début http://aabrahams.free.fr/pageordi.htm

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R02/2 De la gestion à la création, la connexion, la communication, l’expérimentation, transcodage, formatage, flicage

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R02/fin Ce sont les changements de nos rapports au monde, à l’Autre que l’utilisation provoque et rend possible qui ..

Simona Polvani ‏
@annieabrahams Annie, merci pour ta réponse à ma question Q2- Je vais la traduire

17 avril

#03

Simona Polvani
@annieabrahams #TwInt Q3- ère numérique/Idéntité: Que signifie “être humain” face à un ordinateur? http://www.flickr.com/photos/bramorg/6684719525/in/set-72157628840502395/

Courtesy by Annie Abrahams

#04

Simona Polvani
@annieabrahams #TwInt Q4-Comment a-t-on réinvesti le concept de solitude et la relation avec l’autre dans ton projet interactif Being Human?

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani #TwInt R0304/1 En 1997, face à l’ordinateur connectée via le téléphone je m’adressais à l’autre inconnu http://www.bram.org/beinghuman/entrefifi.htm

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani #TwInt R0304/2 l’autre seul comme moi devant son ordinateur, l’autre dont je prétendais changer les humeurs.

annieabrahams
@SimonaPolvani #TwInt R0304/3 “être humain” face à / avec un ordinateur = oser l’ouvrir, l’interroger, le pénétrer http://aabrahams.wordpress.com/2011/11/07/effeuillages-dordinateurs/

annieabrahams
@SimonaPolvani #TwInt R0304/4 ne pas en avoir peur, ne jamais avoir peur

annieabrahams
@SimonaPolvani #TwInt R0304/fin S Turkle Alone Together Why we expect more from technology and less from each other http://alonetogetherbook.com/

18 avril

#05

Simona Polvani ‏
@annieabrahams #TwInt Q05- Don’t touch me / le toucher: intimité, violence, mouvement compulsif sur un écran, simple geste technique?

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani #TwInt R05 Ne me touchez Pas

#06

Simona Polvani
@annieabrahams #TwInt Q06-TesOeuvres/Sens&texte-image-son integrés:quel est-le point de
départ dans ton processus de construction-créative?

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani #TwInt R06 Rien que des questions, toujours des questions et je l’avoue une colère sourde au niveau du ventre

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani #TwInt R06 fin http://bram.org/ext/d-t-p/

Simona Polvani
@annieabrahams Merci pour tes réponses ! je vais les traduire tout de suite en italien. A demain 🙂 #TwInt

19 avril

#07

Simona Polvani
@annieabrahams #TwInt Q07-Dramaturgie&webperformance/Quel type de texte est le protocole et comment agit -il sur la performance?

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani R07/1 #TwInt Le protocole est comme une recette de cuisine qui sert de moule au comportement des cobayes.

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani R07/2 #TwInt C’est un texte qui sert de guide dans les rencontres avec les autres performeureuses, un cadre, une grille..

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani R07/fin #TwInt Le protocole n’a aucun pouvoir, il met en jeu.

#08

Simona Polvani
#TwInt Q8-Performance vidéo-réalité/Quel est le rapport entre réalité/fiction dans “se donner à voir et y être”pour 1 public?

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani R08/1 #TwInt Le public fictionnalise le réel de la perf pour le rendre disponible à la pensée, ça ne peut être autrement.

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani R08/2 #TwInt Pour la performeureuse la fiction sert de protection contre le réel de la rencontre…

annie abrahams
@SimonaPolvani R08/3 #TwInt …une rencontre qui a lieu dans un lieu de rencontres solitaires, a place of lonely togetherness…

annie abrahams
@SimonaPolvani R08/fin #TwInt …un lieu de performance qui permet et oblige à une responsabilité partagée – fin de la fiction.

Simona Polvani ‏
@annieabrahams Merci pour tes réponses. A demain! #TwInt

20 avril

#09

Simona Polvani
@annieabrahams #TwInt Q9-Angry Women/Angry Men/Comment est née cette série de performances? Pourquoi la colère? http://www.bram.org/angry/women/

annie abrahams
@SimonaPolvani R09/1 #TwInt J’avais déjà travaillé sur la solitude, l’attention, la peur, la violence, la collaboration, la folie …

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani R09/fin #TwInt …il était temps de m’attaquer à plus difficile

#10

Simona Polvani
@annieabrahams #TwInt D10- «Training for a Better World” /Utopia, realismo: qual’è il tuo mondo migliore? http://www.bram.org/info/training/index.htm

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani #TwInt R10 Basta. Basta. Basta.

Simona Polvani
#TwInt Merci beaucoup @annieabrahams pour ton Tweet_interview. J’ai beaucoup aimé. Merci à tous ces qui nous ont suivi en IT, FR et ailleurs

Versione in italiano

16 aprile

#01

Simona Polvani
@annieabrahams D1-Dalla biologia all’arte/Com’è avvenuto il passaggio? La formazione scientifica ha lasciato/lascia tracce sull’arte?#TwInt

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani R01/1 – Non sono una performer, utilizzo la performance per fare ricerca #TwInt

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani R01/2 Non sono una ricercatrice. Utilizzo la ricerca nelle mie pièce/testi di performance #TwInt

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani R01/3- Dolorosamente – Gioiosamente – Annie e la biologia – Annie e la sua arte http://www.digicult.it/digimag/article.asp?id=1888 #TwInt

annie abrahams ‏
@SimonaPolvani R01/4 – fine http://bram.org/images/plantjesSimon.jpg#TwInt

Piante by Annie Abrahams

#02

Simona Polvani ‏ @SimonaPolvani
@annieabrahams D2-NETART/Come il PC da strumento pratico di lavoro è diventato strumento di creazione artistica? #TwInt http://pic.twitter.com/Rrx0Z92e

annie abrahams
@SimonaPolvani R02/1 L’inizio http://aabrahams.free.fr/pageordi.htm

Ordinateur di Annie Abrahams

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R02/2 Dalla gestione alla creazione, connessione,comunicazione,sperimentazione,transcodifica, formattazione,controllo

annie abrahams
@SimonaPolvani R02/3 Sono i cambiamenti dei rapporti verso il mondo, l’Altro che l’utilizzazione provoca e rende possibile chi..#Fine

17 aprile

#03

Simona Polvani ‏
@annieabrahams #TwInt D3- Era digitale/Identità: Che cosa significa essere “un essere umano” di fronte a un computer?

#04

Simona Polvani ‏
@annieabrahams #TwInt D4-Come si reinvestono concetto di solitudine e relazione con l’altro nel tuo progetto web interattivo “Being Human”?

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R0304/1 Nel 1997,di fronte al computer, connessa via telefono, mi rivolgevo all’altro sconosciuto http://www.bram.org/beinghuman/entrefifi.htm

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R0304/2 l’altro solo come me davanti al suo computer, l’altro al quale pretendevo di cambiare gli umori.

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R0304/3 “essere umano” di fronte a /con il computer = osare aprirlo, fargli domande, penetrarlo http://aabrahams.wordpress.com/2011/11/07/effeuillages-dordinateurs/

Effeuillages d’ordinateurs di Annie Abrahams

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R0304/4 non avere paura, non avere mai paura

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R0304/5 S.Turkle Alone Together Why we expect more from technology and less from each other http://alonetogetherbook.com/ Fine

18 aprile

#05

Simona Polvani ‏
@annieabrahams #TwInt D05 – Don’t touch me/Il tatto: intimità,violenza, mero movimento
compulsivo su uno schermo, gesto tecnico?

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R05 Ne me touchez Pas (Mon mi toccate) – Fine

#06

Simona Polvani ‏
@annieabrahams #TwInt D06-Tue opere/ sensi & testo-immagine-suono integrati: qual’è il punto di partenza del processo creativo-costruttivo?

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R06/1 – Soltanto domande, sempre domande e, confesso, una collera sorda all’altezza del ventre

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R06/2- http://bram.org/ext/d-t-p/ Fine

Simona Polvani
@annieabrahams #TwInt Grazie per le risposte! Le traduco immediatamente in italiano. A domani:-)

19 aprile

#07

Simona Polvani ‏
@annieabrahams #TwInt D7- Drammaturgia &WebPerformance/ Che tipo di testo è il protocollo e come agisce sulla performance?

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R07/1- Il protocollo è come una ricetta di cucina, offre un modello per il comportamento delle cavie

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R07/2 E’ un testo che fa da guida negli incontri con le altre performer, una cornice, una griglia…

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R07/3 Il protocollo non ha alcun potere, mette in gioco. FINE

#08

Simona Polvani
@annieabrahams #Twint D8- Performance video-reale/ Qual’è il rapporto tra realtà e finzione nel “darsi a vedere ed esserci” per un pubblico?

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R08/1Il pubblico rende fiction il reale della performance perché sia disponibile al pensiero,non può essere altrimenti

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R08/2 – Per la performer la finzione fa da protezione contro il reale dell’incontro..

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R08/3- Un incontro che ha luogo in un luogo di incontri solitari, a place of lonely togetherness…

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt  R08/4 -Un luogo di performance che permette e obbliga a una responsabilità condivisa – fine della finzione. #Fine

Simona Polvani
@annieabrahams Grazie per le risposte. A domani! #TwInt

20 aprile

#09

Simona Polvani
@annieabrahams #TwInt D9- Angry Women/Angry Men /Come nasce questa serie di performance? Perché la rabbia? http://www.bram.org/angry/women/

annie abrahams
@SimonaPolvani R09/1 #TwInt Avevo già lavorato sulla solitudine, l’attenzione, la paura, la violenza, la collaborazione, la follia…

annie abrahams
@SimonaPolvani R09/2 #TwInt Era il momento di affrontare la cosa più difficile /Fine

#10

Simona Polvani
@annieabrahams #Twint D10- «Training for a Better World” /Utopia, realismo: qual’è il tuo mondo migliore? http://www.bram.org/info/training/index.htm

annie abrahams
@SimonaPolvani #TwInt R10 Basta. Basta. Basta. #Fine

Simona Polvani
#TwInt Grazie molte @annieabrahams per la #Tweet_intervista. Mi è piaciuta molto. Grazie mille a chi ci ha seguito in IT, FR e altrove

1 commento
  1. beep ha detto:

    Estupendo compañero, quiero mas de esto. A los expertos de en la tecnologia nos
    gusta mucho esto…

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